Alla protesta per la assoluzione, in secondo grado, di sei dei sette condannati in primo grado al “processo Grandi Rischi”, sono seguiti spunti e avvii di riflessione; e anche ragionamenti un po’ meno decisi, rispetto alla sentenza di primo grado, da parte di intellettuali e critici. La riflessione non è stata certo aiutata dalla contemporaneità di altri casi giudiziari (Cucchi, eternit e altri) assai diversi, rispetto ai quali molti non hanno saputo resistere alla tentazione di fare di tutta l’erba un fascio, contro la “malagiustizia”; e anche dalla contemporaneità di altri disastri, più o meno prevedibili.
Si ha anche la sensazione che vi sia una sorta di “magnetizzazione” nascosta, che cerca di orientare le opinioni secondo schieramenti politici, peraltro non propriamente attuali. I colpevolisti più accesi sembrano richiamarsi al PD, forse in contrapposizione – tanto ovvia quanto inutile – all’ex potente Bertolaso, che Berlusconi voleva nominare ministro, e ai suoi scienziati che qualcuno voleva “asserviti”. Continua a leggere
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Enzo Boschi a “Repubblica” su Marco Paolini
Subito dopo l’uscita su “Repubblica” dell’articolo di Marco Paolini che proponeva un parallelo fra il processo “Vajont” e quello all “Grandi Rischi” (entrambi tenutisi a L’Aquila), Enzo Boschi scrisse una sua replica al giornale che, ovviamente, non la pubblicò……
Il rischio, l’educazione, la solitudine: lettera a M. Paolini (Ingrid Hunstad)
Caro Marco Paolini,
ci sono alcuni personaggi, nel panorama italiano, che nel triste degrado culturale in cui si trova l’Italia da molti anni, hanno tenuto alto il morale per la loro lucidità, il loro coraggio nell’affrontare temi difficili, la loro fantasia e bravura. Lei era fra questi. Oggi mi è difficile conservare questo pensiero. Quando ho letto le sue pesanti accuse contro di noi, ho fatto fatica a credere che si trattasse dello stesso Marco Paolini a cui avevo scritto il 25 gennaio 2011. Se è vero che ha studiato a fondo le vicende e i fatti legati alla tragedia del Vajont, è altrettanto vero che lo stesso approfondimento non lo ha dedicato alle vicende legate alla tragedia del terremoto di L’Aquila. Continua a leggere