Ischia, Torre Annunziata, perception of risk and magnitude (M. Stucchi)

This is a quick translation from the Italian version, with the help of Google. Sorry for the imperfect English. Thanks to Ina Cecic for her prompt review.

Italy was beginning to remember the anniversary of Amatrice’s earthquake (August 24, 2016) in different ways, of course, when the Ischia earthquake dramatically reopened the problem of so-called prevention, of which so much has been said and spoken about.
On the morning of the 21st, the day of the earthquake, Minister Del Rio had spoken at the Rimini (Comunione and Liberazione) meeting. Del Rio is a Minister of a couple of governments I do not like, but among the many is a person I trust. After (unfortunately) reproposing a “pearl” that must have remained in his pocket since the earthquakes of 2012 (“the area was not known as seismic“, ignoring the work done by the Emilia and Romagna Region to delay as much as possible the affiliation to a seismic zone of much of its territory), he recalled, illustrated and defended the so-called “sismabonus” and the initiatives of “Casa Italia”, also reminding that the solution of the problems is not for tomorrow. Stimulated by some interlocutors, he also pushed further on, talking about the necessity of the “building dossier” and of demolitions, where necessary. Ohibò! Continua a leggere

Earthquakes and Great Risks: a blog 2014-2015 (M. Stucchi)

English material

“Earthquakes and Great Risks” è stato, a partire dall’ottobre 2014, il cugino di lingua inglese di questo blog. E’ nato soprattutto per fornire al lettore internazionale la versione “corretta” dei fatti legati al processo “Grandi Rischi”, a fronte di una diffusione impressionante di informazioni e interpretazioni che possiamo definire inesatte – nel migliore dei casi.
Il blog ha contenuto una ventina di post, parte dei quali – a cura di G. Cavallo e di M. Stucchi – dedicati a fare chiarezza su quanto sopra, e parte a fornire una cronaca, quasi in diretta, del processo d’Appello.
E’ stato letto da qualche migliaia di lettori provenienti da 98 nazioni (vedi  mappa).

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Rileggendolo oggi, a parte le imprecisioni e gli inevitabili errori di lingua, si ha l’impressione che abbia fornito una analisi attenta e circostanziata – forse più che in questo stesso blog – dei principali “pitfalls” riguardanti il processo sulla base dei quali sono stati costruiti numerosi articoli internazionali, anche su riviste “peer reviewed”, scritti anche da illustri colleghi. Questo sforzo è stato riconosciuto da diversi lettori.

Per non perdere questi contenuti il blog, che verrà chiuso a breve, è stato  salvato nella sezione “English material”.

La vicenda processuale alla prova del romanzo. Luci e ombre del volume “La causalità psichica nei reati colposi” di Marco Billi (Cecilia Valbonesi)

Cecilia Valbonesi è Dottore di ricerca in Diritto penale presso l’Università degli Studi di Firenze e Avvocato del Foro di Firenze. Per motivi scientifici ha seguito e commentato il cosiddetto  processo Grandi Rischi. In ultimo si veda “Terremoti colposi e terremoto della colpa: riflessioni a margine  della sentenza “Grandi Rischi”, in Rivista Italiana di Diritto e Procedura Penale, 2016, n. 3, p. 1498.
Le abbiamo chiesto un commento al volume – uscito lo scorso marzo – del Giudice di primo grado del processo stesso, Marco Billi.

Di recente, il copioso panorama letterario sulla vicenda giudiziaria relativa alle responsabilità della c.d. Commissione Grandi Rischi si è arricchito di un nuovo volume dal titolo “La causalità psichica nei reati colposi”.
L’ambizioso progetto reca la firma del Giudice estensore della prima sentenza di merito (Tribunale di L’Aquila, 22/10/2012, n. 380) che, accogliendo pienamente le prospettazioni accusatorie, ha condannato per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose i sette scienziati i quali, a suo giudizio, “componevano la Commissione Grandi Rischi” della Protezione civile nella riunione del 31 marzo 2009. The L’Aquila Seven  furono ritenuti responsabili di quella scorretta valutazione e informazione sul rischio sismico che avrebbe cagionato la morte ed il ferimento di 29 cittadini (13 secondo la Corte d’Appello e la Corte di Cassazione)  rimasti schiacciati sotto le macerie delle proprie case. Continua a leggere

Terremoti e grandi rischi: si continua (Massimiliano Stucchi)

Stavamo aspettando la fine del processo a Bertolaso per concludere l’attività di questo blog. Poi è sopravvenuto il terremoto “di Amatrice” del 24 agosto: nessuna critica per mancate previsioni o rassicurazioni, questa volta (per ora), ma la consueta alluvione di bufale, presunzioni, valutazioni “fai da te”, disinformazione.
Quindi è venuto spontaneo decidere di mantenere in vita il blog, aggiornandone la “missione”: informare, discutere, commentare gli aspetti sismologici, ingegneristici e legali del terremoto, le ipotesi per la ricostruzione, le possibili strategie per ridurre il rischio sismico.

Il blog mantiene il suo titolo iniziale in quanto sembra comunque pertinente. Invitiamo a proporre interventi (brevi), che potranno essere presentate anche come interviste, sulle tematiche riassunte più sopra. Buona lettura.

Una lettura della sentenza della Cassazione (Giacomo Cavallo)

Come già in occasione delle Motivazioni delle precedenti sentenze, Giacomo Cavallo ha formulato una lettura critica anche della Motivazione della sentenza della Corte di Cassazione, che vi proponiamo nel seguito.

Abbreviazioni:
CdA: Corte di Appello
CdC: Corte di Cassazione
CGR: Commissione Grandi Rischi

In data 24 marzo 2016 sono state depositate le motivazioni della Sentenza di Cassazione del cosiddetto “Processo Grandi Rischi” (1). Se è futile per un non giurista una discussione su una sentenza che non potrà più essere cambiata, non è invece futile leggere le motivazioni che, in un linguaggio anche più specialistico di quello della CdA, in qualche modo parrebbero gettare luce sulla domanda più volte avanzata, soprattutto da coloro che erano rimasti scontenti della sentenza della CdA, cioè perché ci siano volute dieci ore di discussione in CdC per giungere ad un risultato apparentemente scontato e ad una sentenza il cui testo fu detto “ricalcare” quello della sentenza di Appello. Continua a leggere

La seconda e la terza udienza dell’Appello (M. Stucchi)

Venerdì 17 ottobre si è tenuta la seconda udienza dell’Appello, che ha visto le arringhe degli avvocati di parte civile. Per un riassunto si può vedere

http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2014/10/17/news/grandi-rischi-al-via-la-seconda-udienza-d-appello-1.10133774

Si deve notare l’affermazione “Dovevano dirci quello che sarebbe successo e non lo hanno detto. Non dovevano prevedere il terremoto, ma valutare il rischio” dell’avvocato A. Valentini. Questa frase è ben più diretta di quelle scritte  dal Giudice Billi che, nella Motivazione della Sentenza, ripete come un mantra:

“Il parametro di riferimento dell’analisi che doveva essere compiuta il 31.3.09 non era individuabile in un determinato evento futuro, non consisteva in un evento naturalistico da prevedere deterministicamente, ma era rappresentato dalla valutazione del rischio”

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In questi due anni…. (Massimiliano Stucchi)

Dunque, a breve comincerà il processo d’appello.
La Sentenza del 22 ottobre 2012 aveva lasciato incredula una parte dell’opinione pubblica, ed aveva trovato diversi consensi in un’altra parte, che ha compreso anche autorevoli commentatori. Ad esempio il 28 ottobre, sul Corriere, D. Maraini si lanciò in una violenta intemerata a favore della sentenza, che le valse una precisa replica da parte di G.D. Caiazza, presidente del Comitato Radicale per la Giustizia “Piero Calamandrei” (Radicali Italiani) su Radio Radicale (2 novembre 2012): “Cara Maraini, leggi almeno l’imputazione”.
Vale infatti la pena di sottolineare che la maggior parte dei commentatori della prima ora, di entrambi i fronti, aveva una conoscenza minima della sostanza dell’accusa e dei temi dibattuti al processo (certo, uno non può certo seguire tutto, deve affidarsi ai media; e quindi…). Il confronto fra colpevolisti e innocentisti si reggeva ancora su parole d’ordine imprecise, quali “processo alla scienza”, “mancato allarme”, “non aver previsto il terremoto”, “aver rassicurato”, ecc. Continua a leggere

Il “nesso causale” nel cosiddetto processo alla Commissione Grandi Rischi (Alessandra Stefàno)

Alessandra Stefàno è avvocato penalista e fa parte del collegio di difesa degli imputati al Processo “Grandi Rischi”. Ha scritto un articolo dal titolo “Il cosiddetto processo alla Commissione Grandi Rischi” – Il nesso causale”

https://tegris2013.files.wordpress.com/2014/06/a-stefacc80no-venezia.pdf

che riprende un suo intervento a un Convegno organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Venezia sul nesso causale, svoltosi il 20 settembre 2013.
L’articolo,
pubblicato dalla rivista “Dialoghi del diritto, dell’avvocatura, della giurisdizione” (http://www.dialoghi.eu/home.html), è ricco di spunti per una rilettura del processo e della sentenza, che vanno al di là degli schemi abituali.
Abbiamo quindi ritenuto utile proporlo alla attenzione dei lettori; per facilitarne la fruizione abbiamo rivolto qualche domanda all’autrice. Continua a leggere

Quando comincia l’emergenza sismica? (Massimiliano Stucchi)

Uno dei tanti messaggi devianti che l’esito e la sentenza del processo “Grandi Rischi“ ha diffuso a piene mani è che la riunione incriminata della Commissione, tenutasi il 31 marzo 2009, fosse stata convocata in una fase di “emergenza sismica”, legata in qualche modo al perdurare dello sciame da alcune settimane.
Naturalmente questa immagine si è formata concretamente solo dopo il terremoto del 6 aprile, quando per molti – con il senno di poi – è stato facile fare due più due: Continua a leggere

“Science” e l’insostenibile pesantezza dell’attendere (Enzo Boschi)

Nel settembre 2013 la prestigiosa rivista “Science” ha pubblicato una lettera di Enzo Boschi dal titolo “L’Aquila’s Aftershocks Shake Scientists”, che ha destato molto interesse e anche un po’ fastidio (su questo aspetto si veda una nota alla fine del post). Data l’attualità degli argomenti abbiamo rivolto qualche domanda all’autore:

Nel settembre scorso “Science” ha pubblicato una tua lettera, nella quale presenti le tue opinioni sulla vicenda e sul processo. Alla pubblicazione ha fatto seguito un ampio dibattito sul blog Le Scienze di Marco Cattaneo, che di quella lettera ha pubblicato la traduzione italiana

http://cattaneo-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/07/25/le-riflessioni-di-boschi-sul-processo-dellaquila/

Che opinione hai avuto di quel dibattito? Continua a leggere

Il “rassicurazionismo” e la responsabilità dello scienziato: profili giuridico/cognitivi nel processo “Grandi Rischi” (Cataldo Intrieri)

 Cataldo Intrieri è un avvocato penalista in Roma, autore di diversi articoli e di una monografia (L’Euristica Scientifica. Buona e cattiva scienza nel processo penale, Aracne 2012) sul tema del rapporto tra scienza e diritto penale.
Il volume che pubblica gli atti del Convegno 2013 dell’ISICS di Siracusa, dedicato a “indagare il ruolo, il metodo e i punti critici dell’“operazione decisoria”, contiene anche un suo intervento dal titolo “Logica dei numeri e principio di precauzione nell’operazione decisoria. Nuovi paradigmi dopo la sentenza SSUU FRANZESE”, che dedica la parte centrale all’analisi della sentenza “Grandi Rischi”.

 https://www.academia.edu/3891454/La_sentenza_sul_Terremoto_dellAquila_ed_il_principio_di_precauzione_nel_diritto_penale_Convegno_ISISC_2013

L’intervento, scritto per un ambito specialistico, ha incuriosito anche l’ambiente scientifico. Per poter fruire meglio dei contenuti abbiamo chiesto all’autore di illustrarci alcuni punti. Continua a leggere

Diversi modi di “ritagliare” un Verbale… (Giacomo Cavallo)

Circa cinque anni fa, il 31 marzo 2009, si tenne a L’Aquila l’infelice riunione della (molto allargata e non legalmente valida) Commissione Grandi Rischi, la cui vicenda venne utilizzata, a seguito del terremoto del 6 aprile e in modo disinvolto, dal PM Picuti per portare sul banco degli imputati sette dei partecipanti e dal Giudice Billi per emettere a loro carico una condanna ancora più pesante della richiesta stessa del PM.
Giacomo Cavallo
ha scritto di recente un saggio, disponibile su questo sito e su quello dello INGV

https://tegris2013.files.wordpress.com/2014/03/saggio_cavallo.pdf

http://ingvterremoti.wordpress.com/2014/03/20/unanalisi-della-sentenza-del-processo-a-laquila-di-giacomo-cavallo/

dedicato a una lettura fortemente critica della motivazione della sentenza. Questo saggio è stato commentato da A. Massarenti (Sole 24ore)

Fai clic per accedere a 2014033001723504362.PDF

e ha trovato udienza anche in campo non scientifico.
Nel corso della sua analisi, punto VII, quinto capoverso, a riguardo delle sette frasi scelte dal Giudice dal verbale della riunione del 31 marzo 2009 per incriminare gli imputati, Cavallo scrive:
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Una lettura critica della sentenza del processo “Grandi Rischi” (Giacomo Cavallo)

Giacomo Cavallo è un ricercatore astrofisico, oggi in pensione, che si è interessato alla vicenda “Grandi Rischi” e ha dedicato molto tempo all’analisi del testo della sentenza. Ha poi deciso di scrivere un saggio sulla sentenza stessa, che evidenzia le incongruenze ivi contenute. L’analisi viene presenta qui

http://processoaquila.files.wordpress.com/2014/03/saggio_cavallo.pdf
https://tegris2013.files.wordpress.com/2014/03/saggio_cavallo.pdf

su due colonne (a sinistra la sentenza, a destra i commenti), per facilitarne la lettura.
“Tegris2013” gli ha posto alcune domande:

 1. Tu sei stato un ricercatore astrofisico. Che cosa ti ha spinto a interessarti di questo caso e a dedicare molto tempo all’approfondimento della sentenza?

Non appena fu promulgata la sentenza dell’Aquila, nell’ottobre 2012, essa mi parve subito eccessivamente severa, e attesi con interesse la pubblicazione della Motivazione (18 gennaio 2013). La mole del documento, anche per la mia inesperienza al riguardo, mi stupì. Continua a leggere

Il segnale, il rumore e l’approssimazione (arte e scienza della sciatteria) (Massimiliano Stucchi)

Domenica 19 gennaio 2014 A. Massarenti ha segnalato su Sole 24ore il corposo libro (664 pagine) di Nate Silver “Il segnale e il rumore; arte e scienza della previsione” (originale inglese del 2012), che comprende un capitolo sulla previsione dei terremoti – prendendo spunto dal terremoto aquilano del 2009 – e anche un paragrafo sul processo Grandi Rischi.

Secondo Massarenti Nate Silver, “statistico e scrittore”, 36 anni, è famoso per “aver azzeccato, grazie a un algoritmo da lui inventato, serie impressionanti di previsioni riguardo al baseball, il poker e la politica, annunciando con grande anticipo la rielezione di Obama, dopo che nel 2008 aveva previsto correttamente l’esito dell’elezione presidenziale in 49 stati su 50…”. Secondo Time, è uno dei cento uomini più influenti del mondo.
L’ho comprato subito. Continua a leggere

Qui futura cognoscere profitetur, mentitur………. (Bruno Zolesi)

Il 18 gennaio 2013 – casualmente lo stesso giorno del rilascio del testo della sentenza “Grandi Rischi” – si tenne a Milano un workshop dal titolo “Tracce di sismologia fra passato e futuro”, che ospitò, tra le altre cose, una tavola rotonda dal titolo “Ricercatori e responsabilità civili e penali”. Riportiamo qui oggi un riassunto dell’intervento di Bruno Zolesi, dirigente di ricerca dell’INGV, che analizza la problematica della tavola rotonda in relazione alla meteorologia.

Anche gli antichi Romani sapevano, con pratica semplicità, che chi ritiene di avere vantaggi dicendo di conoscere il futuro mente anche se dice la verità.
Diversamente che in sismologia nella meteorologia, e più recentemente nella meteorologia spaziale meglio nota con il termine anglosassone di space weather, la previsione dei fenomeni geofisici, ben distinta tra prediction, forecasting e nowcasting, è un ovvio risultato degli studi di queste discipline. Continua a leggere

10 domande a una sentenza (Massimiliano Stucchi)

scritto con la collaborazione di alcuni lettori

Circa un anno fa, il 18 gennaio 2013, veniva rilasciato il testo della sentenza del processo “Grandi Rischi”, pronunciata a L’Aquila il 22 ottobre 2012.
Il testo era atteso con molta curiosità, per conoscere le motivazioni di una condanna che, tra le altre cose, aveva visto aumentare la pena rispetto alle richieste del PM e – non ultimo – determinare una somma molto elevata di risarcimento ai parenti delle vittime.
La lettura del testo si rivelò impegnativa, sia per la consistenza (946 pagine), sia per l’organizzazione del medesimo. Lungi da fugare i dubbi e le perplessità della parte che non riteneva giusta la condanna, la lettura non fece che aumentarli. Continua a leggere

Terremoto dell’Aquila e responsabilità penale. Nesso causale ed addebito di colpa nella sentenza ‘Grandi Rischi’ (A. Galluccio)

Una interessante saggio di A. Galluccio, pubblicato su “Diritto Penale Contemporaneo”, analizza in termini molto critici  alcuni aspetti cruciali del rinvio a giudizio e dalla sentenza ‘Grandi Rischi’:

http://www.penalecontemporaneo.it/area/1-/-/32-/2659-terremoto_dell_aquila_e_responsabilit___penale__nesso_causale_ed_addebito_di_colpa_nella_sentenza__grandi_rischi/

Il sommario: Continua a leggere

Un commento alla sentenza da parte di due esperti di diritto (Marina Zalin e Luciano Butti)

Marina Zalin (B&P Avvocati, Dottore di ricerca in diritto penale italiano e comparato, Università di Torino) e Luciano Butti (B&P Avvocati, Professore a contratto di diritto internazionale dell’ambiente, Università di Padova) hanno pubblicato, subito dopo la pubblicazione delle motivazioni, un primo commento alla sentenza.

E’ possibile leggerlo su “Diritto 24” (supplemento al Sole24Ore) e su “Avvocato.it“.

L’Aquila, molto più di un’esperienza di vita, una vera sconfitta per la razionalità e la giustizia (Claudio Moroni)

Claudio Moroni

Dei sette condannati non avevo mai avuto il piacere di conoscerne solo tre, se non come figure quasi “mitologiche” sulla scorta dei loro articoli e convegni, degli altri conoscevo nei dettagli l’elevatissima competenza e le qualità umane. Il PM, senza dubbio per deriderli, ha detto che erano i migliori sette uomini di cui disponeva la nostra povera Italia. Continua a leggere

Il rischio, l’educazione, la solitudine: lettera a M. Paolini (Ingrid Hunstad)

Caro Marco Paolini,
ci sono alcuni personaggi, nel panorama italiano, che nel triste degrado culturale in cui si trova l’Italia da molti anni, hanno tenuto alto il morale per la loro lucidità, il loro coraggio nell’affrontare temi difficili, la loro fantasia e bravura. Lei era fra questi.  Oggi mi è difficile conservare questo pensiero.  Quando ho letto le sue pesanti accuse contro di noi, ho fatto fatica a credere che si trattasse dello stesso Marco Paolini a cui avevo scritto il 25  gennaio 2011.  Se è vero che ha studiato a fondo le vicende e i fatti legati alla tragedia del Vajont, è altrettanto vero che lo stesso approfondimento non lo ha dedicato alle vicende legate alla tragedia del terremoto di L’Aquila. Continua a leggere

La consapevolezza del rischio, la nostra responsabilità e la colpa degli scienziati (Renato Fuchs)

Non amo le premesse, ma qui è necessario farne alcune:
♦ Non sono un sismologo né un ingegnere sismico;
♦ Mi sono occupato, dopo il terremoto di L’Aquila, sia del supporto logistico ed informatico ai tecnici impegnati nella realizzazione del Progetto CASE sia della fase di definitivo abbinamento tra le famiglie aventi diritto e gli appartamenti realizzati nell’ambito del Progetto stesso;
♦ Mi occupo ora di marketing e comunicazione in un centro di ricerca in ingegneria sismica.

Ho letto, con attenzione e con alterni sentimenti, l’articolo di Marco Paolini sulla “sentenza Grandi Rischi”. Continua a leggere